La societa' Adriatica di Speleologia da piu' di un decennio lavora nella grotta Luftloch, dove si cerca il Timavo inseguendo le correnti d'aria che scaturiscono violente in occasione delle piene del fiume Reka-Timavo (effetto pistone).
Negli ultimi anni gli sforzi si sono concentrati su una fessura alla profondità di 240 metri.
Con grandi lavori di scavo, la fessura millimetrica è stata resa transitabile per quasi 12 metri.
Finalmente, superata questa difficoltà, è stata raggiunta una zona di meandro argilloso, dove si sono aperti anche piccoli ambientini appena transitabili.
Solo nelle ultime uscite un flusso costante d'aria fuoriesce dalla prosecuzione finale, anche in assenza di piena.
Piccoli depositi di sabbia e il ritrovamento dei resti di un esemplare di Pterostichus, sono di buon auspicio.
L'immagine mostra i resti dello Pterostichus ritrovati nel punto più profondo della grotta. Si possono osservare parte dell'esoscheletro, una zampa e la testa dell'animale.